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"Le nuvole vengono e vanno, ma il cielo è quello che è sempre stato, imperturbato, intatto, un semplice spazio interiore, un cielo interiore. Quella è la tua natura. Le società vengono e vanno. Tu nascerai e morirai e molte vite verranno e andranno via, e in te passeranno molte nuvole. Ma il cielo interiore resta intatto.
Le nuvole non aggiungono nulla al cielo, e quando esse non ci saranno più, non si sarà perso nulla, il cielo resta se stesso, totalmente." Osho

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martedì 8 marzo 2011

Giornata internazionale della donna " festa della donna "

L’origine della Giornata internazionale della donna risale all' 08 marzo 1917, quando si ebbe la prima manifestazione delle operaie di Vyborg, in Russia, manifestazione che diede l’avvio alla rivoluzione di febbraio (febbraio perchè nel calendario russo, 08 marzo cade il 23 febbraio).
Tuttavia quest'anno molti adottano la data dell'incendio della fabbrica Trianglené (25 marzo 1911), durante il quale morirono 146 operai, tra i quali la maggior parte però erano donne ebree e italiane immigrate, e festeggiano così il centenario della manifestazione.

Quest’anno il Parlamento europeo ha celebrato la ricorrenza con un seminario di grande attualità intitolato 
“Ruolo delle donne nella leadership politica, tra rappresentazione e rappresentanza”, 
nella consapevolezza che, se pure la presenza delle donne nella vita politica ed economica dei paesi europei non è nulla, esse raramente si trovano in posizioni apicali. In Italia le donne costituiscono il 60% dei laureati, ma solo il 47% di esse trova lavoro, e solo il 23,3% di queste laureate si trova nel management delle aziende pubbliche e private. 
Di fatto il nostro paese si colloca al 74° posto (preceduto da Botswana, Vietnam, Ghana e Romania) del Global Gender Gap Report del World Economic Forum, il quale misura il divario di opportunità tra donne e uomini in 134 Paesi, registrando in questo modo lo scarto tra la parità normativa e la parità sostanziale tra donne e uomini.

Non c'è parità, non solo perchè le donne non sono presenti nelle posizioni dove si decidono le cose, ma perchè nel quotidiano la donna è ancora purtroppo vista e valorizzata solo in funzione dell'uomo che accudisce, che sia a casa, o al lavoro, o in qualunque altro contesto. 
Ma non è solo responsabilità dell'uomo.

martedì 1 marzo 2011

cara Mamma

cara Mamma, cara Peppuccia
quanta tristezza, quanto dolore ci sono stati nella tua vita
e io credo anche
tanto bisogno di sentirsi amata ed accettata
e una indelebile convinzione che dopotutto il mondo non ti volesse 
...
tu non sei più qui,
non lo so se sei da qualche altra parte,
in ogni caso sei nel mio cuore
e voglio dirti quanto ti sono grata perchè comunque
nonostante tutto, nonostante la fatica e la sfiducia e la tristezza,
tu ci sei stata ...