Campagna Greenpeace e Enel: la produzione dell'energia con centrali a carbone

Egregio Giovanni Mancini, presidente di Enel Produzione S.p.A.

mi rivolgo a lei perché sono venuta a conoscenza della diatriba che la vede attualmente coinvolta con Greenpeace

(http://www.greenpeace.org/italy/it/News1/news/Enel-invece-di-rispondere-sui-contenuti-vuole-di-nuovo-censurarci/). 

Per documentarmi, ho navigato un po nel suo sito (http://www.enel.com/it-IT/) e mi sono fatta un'idea che mi permetto di esporle, semplicemente perché sono un'abitante di questo meraviglioso e maltrattato pianeta, e in quanto tale sono una sua stakeholder.

Navigando, scopro che la sua azienda, che la vede al vertice più alto, parla appunto di stakeholder, parla di salute e sicurezza, parla di sostenibilità. 

Sembra che vogliate realizzare città sostenibili, avete partecipato alla fiera Ecomondo, e potrei continuare a iosa. 

i meccanismi e i soggetti che ci impongono il debito pubblico

Sebbene il titolo del filmato non c'entra con il suo contenuto (e non capisco perché OdeonTV non lo metta più pertinente) tuttavia vale la pena di divulgare il servizio, perché tratta di un tema di una priorità assoluta

Il tema è "il debito pubblico"

Non possiamo fare finta che il debito pubblico ci sta stritolando e continuerà a farlo sempre di più.

Che continuerà a farlo sempre di più non è una previsione funesta : è una certezza, come bene viene spiegato appunto in questo servizio. 

Basta analizzare un po il meccanismo di produzione del denaro e la privatizzazione che nel tempo è avvenuta della sovranità monetaria.

Ma la cosa agghiacciante è che :

- l'1% della popolazione mondiale detiene il 40% della ricchezza mondiale

- 34 mila bambini muoiono ogni giorno per povertà e prevedibili malattie

- il 50% della popolazione mondiale vive con meno di 2 euro al giorno